Portate pazienza per questo titolo un po' in slang, ma anche questo vecchio rivoluzionario pleistocenico dobbiamo cercare di essere un po' cool ogni tanto (anche se gli esiti non ci paiono positivi). Voglio consigliare la lettura di un testo che a prima vista potrebbe centrare poco con la Geologia e dintorni. Ma è sicuramente un bel testo per quanto riguarda il pensiero razionale e lo sviluppo di un buon senso critico e capacità di discernere le informazioni. In questo libro il chimico - divulgatore Bressanini, di cui già qualche testo vi segnalai, fa un viaggio attraverso alcune delle principali affermazioni riguardanti il mondo alimentare, al fine di rilevarne l'infondatezza, talvolta la nocività e spesso la precisa volontà di disinformazione a meri fini commerciali. Come afferma lo stesso autore, il testo non è un elenco completo di tutte le "food fake", ossia notizie artefatte sul cibo che circolano, ma una precisa selezione, volta soprattutto a fornire al lettore gli "attrezzi" per imparare a capire quando la decantazione di taluni effetti di certi alimenti è palesemente infondata e soprattutto come sapere distinguere le informazioni. Un METODO insomma, che nella società delle pseudoscienze e delle notizie artefatte è utile non solo nel campo alimentare. Dove per altro si diffondo spesso credenze, che "siccome non fanno male" sembrano innocue. Ma innocue NON sono in primis perché in ogni caso spesso portano a spendere soldi inutilmente, ma spesso a non dedicarsi a pratiche più salubri, che realmente potrebbero far bene. Tra l'altro un po' di Geologia c'è, nel testo, anzi più di un po'. Capitoli corposi sono dedicati alle acque da bere, di volta in volta vendute come acque "della salute" dai taumaturgici poteri e poi al Sale e in particolare al Sale dell'Himalaya, esempio di commercializzazione capitalistica, di un'evaporite. In entrambi gli argomenti viene raccontato come sono distorti, nei meccanismi della commercializzazione e della pubblicità i processi geologici di formazione di questi elementi e come vengano dati significati a elementi che in realtà sono presenti in tracce e che non hanno nessun effetto reale sul consumatore.
Lo stile divulgativo è piacevole e vi sono poi degli utili box di riepilogo. A mio avviso farebbe bene essere letto dai troppi salutisti della domenica e nelle scuole superiori.
Smonta con fermo garbo molti luoghi comuni il cui unico effetto è farci perdere tempo e denaro.
E' probabile che dopo averlo letto non andrete più al supermercato allo stesso modo.
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