Ho appreso tramite il blog Theropoda, della scomparsa del Prof. Raup, importante Paleontologo contemporaneo, sul sito dell'Università di Chicago, c'è un bell'articolo che ricorda l'importante contributo dato alla Paleontologia da Raup. Su Theropoda trovate un ricordo e una riflessione di Cau, interessante, originale e accessibile anche ai non addetti ai lavori, come nello stile di Theropoda. Il fatto che mi ha colpito è ovviamente la copertura mediatica. Lasciando perdere il caso dei divi e cantanti vari, non posso notare, anche in questo caso, la "discriminazione" per Paleontologi e Geologi anche nel trapasso. Quando se ne va un fisico, un matematico, un chimico o un medico famoso, vi è un indubbio clamore anche oltre la comunità scientifica d'appartenenza. Che diventa ancora più ampio nel caso di premi Nobel. Ora, sarà che per le Scienze della Terra il Nobel non c'è, sarà che la Paleontologia è vista come un passatempo per amanti dei dinosauri, sarà che specie in Italia, risulta una disciplina di nicchia, fatto sta che anche nella scomparsa da questa Terra, ed entrando nel proprio ambito di studio, i Paleontologi sono negletti. Basti pensare al recente caso Ligabue: alla scomparsa dell'eminente Paleontolgo italiano, i media hanno dedicato poco spazio e lo stesso mondo paleontologico non si è sprecato troppo, forse per la non appartenenza all'accademia di Ligabue, la mia è una supposizione, si badi, personale, personalissima.
Tornando a Raup, è tra i protagonisti del decennio '60-'70 del '900, del cosidetto "rinascimento della Paleontologia" in cui introduce robuste dosi di matematica, di analisi statistica e di numeri, trasformando in quantitativa una disciplina che prima lo era scarsamente, si inziano a studiare i modelli generali dei processi evolutivi, si inzia a quantificare quanto il record geologico possa ingannare lo studioso che non usi un approccio statistico al campionamento e all'analisi del dato, si inziano a costruire modelli predittivi. Raup individua ciclicità nei processi di estinzione sulla Terra e inzia a elaborare teorie su collegamenti tra le dinamiche d'estinzione e i cicli astronomci, sua l'ipotesi Nemesi e le correlazioni con i moti delle comete nei fenomeni catastrofici che peridocamente hanno modificato il corso degli eventi della vita sulla Terra. Nel libro Rereading the Fossil record di David Sepkoski, di cui ho parlato tempo fa, viene più volte citato Raup e in particolare si ricorda come nel percorso che ha riportato la Paleontologia e la Paleobiologia alla Tavola Alta delle Scienze Evoluzionistiche egli sia stato indubbio protagonista, tramite i suoi pionieristici studi modellizzazione statistica nell'esaminare il record fossile e l'uso di simulazioni al computer (parliamo degli anni '60!) per capire la geometria e la funzionalità delle morfologie di gusci di molluschi, cercando così di descrivere i modelli matematici della morfogenesi. Con Stanley scrive i "Principi della Paleontologia", testo su cui generazioni di Paleontologi americani si formeranno. Nelle ricerca di principi teorici nei processi evolutivi, senza perdere di vista la necessità di lettura critica del record fossile, Raup è tra i protagonisti del gruppo MBL - acronimo di Marine Biology Laboratory di Woods Hole - luogo dove si concretizzò la collaborazione tra Raup, Gould , Schopf, Simberloff, che elaborò il Modello MBL, un accurata simulazione al computer di ipotetici lineamenti filetici, al fine di comprendere i processi di speciazione e quindi, le dinamiche evolutive. Se qualcuno pensa che ciò non sia importante, mi permetto di contraddirlo, analizzare il dato paleontologico per capire come procedono le linee evolutive ha, per intenderci, la medesima valenza di comprendere i meccanismi del risequenziamento genetico, significa indagare sulel leggi stesse della Vita.
Poco della rivoluzione di Raup è stato, a mio avviso, per quanto ricordi del mio percorso di studio paleontologico, introdotto nell'insegnamento universitario nel nostro paese.
Ora Raup fa parte della storia della Paleontologia e della Scienza. Ma le sue innovazioni continueranno a lungo a svelarci i tortuosi percorsi della Vita nel passato geologico e a indicarcene le possibili vie future.
Tornando a Raup, è tra i protagonisti del decennio '60-'70 del '900, del cosidetto "rinascimento della Paleontologia" in cui introduce robuste dosi di matematica, di analisi statistica e di numeri, trasformando in quantitativa una disciplina che prima lo era scarsamente, si inziano a studiare i modelli generali dei processi evolutivi, si inzia a quantificare quanto il record geologico possa ingannare lo studioso che non usi un approccio statistico al campionamento e all'analisi del dato, si inziano a costruire modelli predittivi. Raup individua ciclicità nei processi di estinzione sulla Terra e inzia a elaborare teorie su collegamenti tra le dinamiche d'estinzione e i cicli astronomci, sua l'ipotesi Nemesi e le correlazioni con i moti delle comete nei fenomeni catastrofici che peridocamente hanno modificato il corso degli eventi della vita sulla Terra. Nel libro Rereading the Fossil record di David Sepkoski, di cui ho parlato tempo fa, viene più volte citato Raup e in particolare si ricorda come nel percorso che ha riportato la Paleontologia e la Paleobiologia alla Tavola Alta delle Scienze Evoluzionistiche egli sia stato indubbio protagonista, tramite i suoi pionieristici studi modellizzazione statistica nell'esaminare il record fossile e l'uso di simulazioni al computer (parliamo degli anni '60!) per capire la geometria e la funzionalità delle morfologie di gusci di molluschi, cercando così di descrivere i modelli matematici della morfogenesi. Con Stanley scrive i "Principi della Paleontologia", testo su cui generazioni di Paleontologi americani si formeranno. Nelle ricerca di principi teorici nei processi evolutivi, senza perdere di vista la necessità di lettura critica del record fossile, Raup è tra i protagonisti del gruppo MBL - acronimo di Marine Biology Laboratory di Woods Hole - luogo dove si concretizzò la collaborazione tra Raup, Gould , Schopf, Simberloff, che elaborò il Modello MBL, un accurata simulazione al computer di ipotetici lineamenti filetici, al fine di comprendere i processi di speciazione e quindi, le dinamiche evolutive. Se qualcuno pensa che ciò non sia importante, mi permetto di contraddirlo, analizzare il dato paleontologico per capire come procedono le linee evolutive ha, per intenderci, la medesima valenza di comprendere i meccanismi del risequenziamento genetico, significa indagare sulel leggi stesse della Vita.
Poco della rivoluzione di Raup è stato, a mio avviso, per quanto ricordi del mio percorso di studio paleontologico, introdotto nell'insegnamento universitario nel nostro paese.
Ora Raup fa parte della storia della Paleontologia e della Scienza. Ma le sue innovazioni continueranno a lungo a svelarci i tortuosi percorsi della Vita nel passato geologico e a indicarcene le possibili vie future.
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