A breve si terrà il Congresso Nazionale dei Geologi Italiani, a Napoli. I Geologi si lamentano spesso di essere inascoltati dalla società, vero. Ma talvolta non si ascoltano nemmeno tra loro. Già qualche tempo fa avevo espresso le difficoltà incontrate dai Geologi che operano nel campo degli impianti di trattamento rifiuti. In particolare, si evidenziava la necessità per il Geologo di rivedere il suo bagaglio di nozioni di base. Io penso che il Geologo debba avere una conoscenza specialistica, ma con una curiosità onnivora, che lo porti ad approcciarsi anche con settori del sapere non proprio vicinissimi al suo. Orbene, speravo che nel congresso dei Geologi, qusta peculiarità fosse riconosciuta, così come, finalmente, si esplorasse da una prospettiva nuova l'impiego della nostra figura nel settore recupero rifiuti. Niente da fare, il Geologo serve solo per la discarica, fine. Vedersi solo in quest'ottica, significa autolimitarsi in una nicchia che sarà sempre più secondaria nel futuro, non cogliendo, invece, la sfida della gestione rifiuti nell'ambito dei processi di recupero, energetici o di materia che siano. Ossia gli ambiti più strategici per il futuro. Ma il Futuro è ciò a cui più, vale anche per i Geologi, si dovrebbe guardare.
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